Gli effetti sulla salute umana dell’inquinamento dell’aria indoor sono molteplici e di varia natura.

Spesso i sintomi attraverso i quali si manifestano non vengono nemmeno associati agli inquinanti che inaliamo, perché quando tutto brilla e i pavimenti sono tirati a lucido, è difficile pensare che spossatezza, cefalee, infiammazioni, allergie, secchezza degli occhi, del naso e della gola possano essere provocati proprio dall’aria che respiriamo a casa o sul lavoro.

Disturbi che se trascurati possono trasformarsi in patologie polmonari, malattie cardiovascolari, tumori.

Ma l’inquinamento indoor, in ambito professionale può essere anche causa indiretta dell’aumento dei costi e della diminuzione di produttività dovuti al manifestarsi delle patologie sopra descritte e del conseguente aumento dei giorni di malattia dei lavoratori.

Studi effettuati dall’Università di Harvard e dal Servizio Sanitario Nazionale Britannico, evidenziano la diretta correlazione tra la cattiva qualità dell’aria interna e il numero di assenze sul lavoro, ma anche sulle capacità cognitive e la produttività dei dipendenti.

I medesimi test hanno dimostrato in maniera inequivocabile come, l’efficace abbattimento degli agenti infettivi e inquinanti presenti nell’ambiente sia un fattore chiave per ridurre fino ad un 42% le assenze per malattia e migliorare l’efficienza e la produttività sul lavoro, con significativi benefici di carattere pratico ed economico.